Taluni scritti di architettura pratica
Lettori, se siete novelli io arte, ho procurato istruirvi; se provetti, invitarvi ad imitarmi, scrivendo la vostra efemeride. Abbiamo l’obbligo di
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portone; quale soglia dopo pochi mesi si ruppe verso il mezzo, e dopo altro tempo ancora i due pezzi si rialzarono verso il mezzo. Io feci togliere la
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facciata di qualunque edilizio, io l'ho paragonata all’uomo che ha i piedi con le falangi solamente innanzi, perchè il suo movimento innanzi procede: ond
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caricati del peso del tetto, come, io feci nella gran fabbrica di sopra cennata del signor D. Giuseppe-Antonio Rulli lunga palmi 150, larga 56 ad uso di
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Io ho sempre usato, per l’imposta delle volte, di cacciare 3 o 4 fili di mattoni orizzontali ed incorporati ai muri circostanti, secondo la centina o
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peduccio occupava un’area o sito di 25 palmi quadrati. Io concepii l’idea che questi peducci potessero sopprimersi, facendo soltanto alla cantonata
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’astrico a cielo della casa del fu Sig. Paolo Marchesani in Vasto, ed in quello del Sig. D. Francesco-Antonio Boschetti in Cupello. Io considero i muri
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spesso profondare le fondamenta dove più e dove meno nella stessa facciata: a qual livello si adatterebbero allora detti archi rovesci? Io ho usato sempre
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ideata da alcun autore, nè esistente in Napoli e Roma dove io sono stato, nè a Parigi e a Londra per relazione di architetti clic vi hanno dimorato. Si
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sempre la natura de’riempimenti di terra i quali prendono sempre molta scarpa. Per esempio ad un riempimento di 20 palmi di altezza io crederei di
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Detto muraglione a Felice di Lello io informai a 3 muri piegati ad angolo retto; il primo muro di petto o cateratta alle piovane, e gli altri due di
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modo non si perderebbe l’equilibrio; e l’arco sottoposto si potrebbe intendere, come io lo comprendo, rialzato fino alla sommità del vano superiore
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Il ripiego de’ mattoni orizzontali agli archi ho io poi sempre messo in pratica ad archi di pieno centro dalla loro mossa fino alla quarta parte
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casa di affitto volle il portone del pian terreno sotto il maschio o muro pieno superiore frastante a due finestre laterali. Io feci che il muro pieno
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Dal detto di sopra io traggo la seguente illazione: che dovendosi costruire sopra piloni elevati arcate tonde, sopra cui debba imporsi molto carico
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arcale patiscono. Nella calotta di S. Maria Maggiore di Vasto, la quale è la chiesa massima di questa città, io feci alzare 4 mura con vani soltanto
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: onde evitare tale turpezza io la misi alla cima del sottarco, incassala nella spessezza dell’arco ¡stesso, e ricoperto poi dallo stucco; ma qui un altro
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Tal modo di tendere le catene non piacque a qualche Ingegnere, ma io lo credo migliore principalmente ad evitare i pani della vite e madrevite che
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Lo stesso modo di tendere io usai in casa Cancellieri, la cui facciata era strapiombata di tre quarti di palmo col cornicione in più punti screpolato
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che vanno a gravitare sul pieno de’ piloni, io vorrei secondo il mio modo che i materiali del volto delle cupole istesse fossero adoperali tutti
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Per una novità piacevole poi, come credo, io formerei la cuba o faccia esterna della cupola simile ad un mezzo mellone o popone diviso per traverso
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dirmisi che un architettuccio di bicocca, quale io mi sono, voglia mostrarsi superiore al divino Michelangelo; ma ciò non monta, poichè un lampo d’ingegno
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straordinario genio D. Pietro Valente, che poi fu Direttore io Napoli a’ Reali Studi di belle arti, il quale a diversi Vastesi disse di avere il Pietrocola
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, siccome dissi aver io fatto a S. Maria di Vasto, perchè in tal modo si toglierebbe il carico alle cime degli arconi. I quattro grandi piloni che
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uno de’ quali in Roma io vidi entrare la Chiesa con tutto il Convento di S. Carlino alle Quattro-Fontane in Roma istessa. Ciò vidi in un disegno
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Circa l’ultima disposizione ministeriale del dilatarsi di metri 5 1/2, i ponti sui fiumi a comodo dei comuni io penso potersi risparmiare per ora una
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Quando io vidi sulla via di Napoli sotto Monteroduni sul Garigliano il ponte rettilineo di 25 arcate ben elevate e senza alcun carico sopra, io dissi
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di più valido freno al terrapieno sul ponte. Tal terrapieno io vorrei di considerevole altezza per formare un carico ai piloni che in tal modo
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; e sono rimaste vane o aperte le grandi arcate di mezzo soltanto. Io qui trovo sapientissima la disposizione di quell’imperatore che ne diresse egli
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piano del ponte che formerebbe un arco sdraiato tutto insieme contro la corrente istessa. Così penso io che furono costruiti quei molti ponti di legno sul
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vicine stante la inibizione de’ proprietarii di queste; e si volle rimediare similmente con pozzo bibulo ch’io predissi non soddisfare all’uopo; perchè la
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prendere una consistenza pria che le sorgive vi penetrassero. Io invece gli feci praticare un pozzo bibulo sino alla profondità di 50 palmi ove si
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troppo denaro avrebbe dovuto spendere il Governo, lo che io non trovo, come se il primo requisito di un’ opera non fosse la solidità. Gran disgrazia
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pericoloso come ognun sa; ed in conseguenza io preferisco il descritto mio pressoio a tutti gli altri come di minore spesa, più resistente, più equabile di
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Invece delle strambe io ho immaginato un cilindro cavo come lino senza fondo, del diametro p. e. di 3 palmi; ed un altro tino del diametro di un
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Da gran tempo io mi lambiccava il cervello di trovare che le acque cadessero a piombo da sulla tura de’ mulini e poi andassero a percuotere le
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